lunedì 20 giugno 2011
domenica 12 giugno 2011
Cronoline del disco
1888: Emile Berliner brevetta il grammofono. A lui è attribuita l’invenzione del disco fonografico.
1947: invenzione del disco in vinile, evoluzione del 78 giri, diventati così obsoleti. Il nome è dovuto al nuovo materiale utilizzato, le cui migliori proprietà permisero di rimpicciolire i solchi (è conosciuto infatti anche con il nome microsolco) e di abbassare il numero di giri al minuto.
1949: la Columbia Records introduce negli USA i 45 giri/min. Con questo nome si indicano generalmente i dischi in vinile in formato 7 pollici, che necessita di una testina di lettura particolare. Si diffusero infatti grazie ai nuovi modelli di juke box.
1894: comincia la diffusione dei 78 giri. Il nome si riferisce al numero di giri al minuto necessari per l'ascolto (anche se la velocità viene standardizzata solo nel 1925) e così sono conosciuti i primi veri dischi fonografici per la riproduzione sonora. Sono dischi in lamina metallica ricorperti di gommalacca.
Un LP 33 giri. |
1948: comparsa ufficiale del 33 giri (in realtà la velocità è di 33 giri e un terzo) LP (=long playing).
Un esempio di 45 giri, più piccoli dei normali dischi in vinile. |
1956: IBM inventa il disco rigido. Chiamato anche disco fisso o hard-disk, è un dispositivo di memoria di massa, che utilizza moltepici dischi magnetici per l'archiviazione dei dati. Con l'avvento dei calcolatori, non è solo più l'audio a essere registrato, ma in generale si ha la necessità di memorizzare qualsiasi tipo di informazione.
1965: James T. Russell realizza il compact disc (CD), con lo scopo principale di azzerare il rapporto segnale/rumore (non vi è contatto fisico fra puntina e disco, quindi non vi è rumore né deterioramento con il riascolto) esistente con il disco o la musicassetta (che aveva fatto la sua comparsa nel mercato pochi anni prima).
Le tre generazioni di floppy disk: da 8, 5,25 e 3,5 pollici. |
1967: nasce il floppy disk, o dischetto. Il nome è dovuto alla presenza, entro un involucro di plastica rigida, di una membrana flessibile (floppy appunto) su cui vengono memorizzati magneticamente i dati.
1979: Progettazione definitiva del CD. Dopo anni di ricerche effettuate con la DuPont, Philips, con una join venture con l'azienda nipponica Sony, decide di commercializzare il compact disk.
1985: compaiono sul mercato giapponese i primi CD-Rom, cd registrabili, la cui produzione è sempre dovuta alla Philips.
1996: il DVD fa la sua comparsa in Giappone e, l’anno successivo, negli USA. Frutto della cooperazione di alcune fra le maggiori aziende del settore dell'elettronica, quali Philips, Toshiba e Sony, il DVD (acronimo per Digital Versatile Disk) è un dispositivo di memoria di massa in grado di memorizzare grandi quantità di dati. In particolare, nacque con lo scopo di immagazzinare file video.
2002: nasce il BD, acronimo per Blue-ray Disk. E' l'ultima frontiera della memorizzazione dei dati: la nuova tecnologia che utilizza un laser blu permette capacità estremamente superiori rispetto al DVD (54Gb in confronto a 4.7).
mercoledì 1 giugno 2011
Un brevetto: i freni a disco
Il freno a disco è il dispositivo frenante di cui sono dotati la quasi totalità dei veicoli. Esso consiste in un disco di ghisa o di acciaio, solidale con la ruota, che viene frenato per attrito attraverso pastiglie (azionate da un sistema idraulico o meccanico) che pinzano la ruota da entrambi i lati.
I primi esperimenti con i freni a disco iniziarono in Inghilterra alla fine del XIX secolo e nel 1902 Frederick William Lanchester depositò il primo brevetto a Birmingham. Solo nel 1956 però furono montati su una vettura, la Triumph Tr3 e dal 1969 la Honda cominciò a dotare le proprie moto di un impianto frenante a disco con azionamento idraulico.
Ecco il brevetto di Lanchester:
Issue date: Dec 25, 1900
I primi esperimenti con i freni a disco iniziarono in Inghilterra alla fine del XIX secolo e nel 1902 Frederick William Lanchester depositò il primo brevetto a Birmingham. Solo nel 1956 però furono montati su una vettura, la Triumph Tr3 e dal 1969 la Honda cominciò a dotare le proprie moto di un impianto frenante a disco con azionamento idraulico.
Ecco il brevetto di Lanchester:
Patent number: 664653
Filing date: Jun 30, 1900Issue date: Dec 25, 1900
Etichette:
Brevetti,
Freni a disco,
innovazione,
rotazione
I protagonisti: T.A.Edison e E.Berliner
Thomas Alva Edison (1847-1931) ed Emile Berliner (1851 – 1929) possono essere ritenuti a tutti gli effetti gli inventori dei moderni apparecchi di riproduzione acustici o, per lo meno, dei loro predecessori: il fonografo ed il grammofono (o giradischi).
Issue date: Jul 28, 1896
Il 21 novembre del 1877 Edison annunciò l'invenzione del fonografo. Esso consiste in un'evoluzione del fonoautografo di Scott, infatti permette la registrazione dei suoni su una sottile membrana di stagnola stesa su un cilindro rotante e incisa da una puntina, ma anche la riproduzione degli stessi in un qualsiasi momento: invertendo il processo, la puntina passa sopra la traccia incisa, provoca la vibrazione della membrana e quindi l'emissione sonora. Come si vede nella foto, il dispositivo è fatto funzionare facendo girare la manovella collegata ad un pesante volano per rendere il moto più costante.
Berliner a metà degli anni ottanta modificò ulteriormente il dispositivo, sostituendo il cilindro con un disco. Aveva infatti elaborato una tecnica (simile all'acquaforte) che permetteva di incidere una traccia audio attraverso una puntina su un disco di zinco (cosparso di cera resistente agli acidi) per mezzo di acido nitrico, che andava ad intaccare il metallo nei solchi. Benchè il principio di funzionamento sia sostanzialmente lo stesso, il disco presenta un notevole vantaggio commerciale: può essere infatti facilmente riprodotto con costi ridotti.
Ecco infine i brevetti depositati da Edison e da Berliner per le rispettive invenzioni:
Patent number: 227679
Filing date: Mar 29, 1879
Issue date: May 18, 1880
Filing date: Mar 29, 1879
Issue date: May 18, 1880
Patent number: 564586
Filing date: Nov 7, 1837Issue date: Jul 28, 1896
Etichette:
Brevetti,
E.Berliner,
incisione,
Protagonisti,
T.A.Edison
martedì 31 maggio 2011
I protagonisti: A.Secchi
Angelo Secchi (1818 – 1878) fu un gesuita ed un astronomo italiano noto per aver classificato per primo le stelle in classi spettrali. Il suo nome però può essere accostato ad un interessante strumento utilizzato per misurare la trasparenza dell'acqua, ad esempio in un lago o in un fiume. Il disco di Secchi si chiama così poichè l'abate fu il primo ad utilizzarlo nel 1865 durante una crociera nel Mediterraneo della pirocorvetta Immacolata Concezione dello Stato Pontificio.
Ne esistono di diversi tipi, ma il funzionamento è sempre lo stesso: di colore bianco (o a quadranti bianchi e neri), il disco viene collegato ad una corda metrata ed immerso nell'acqua; la trasparenza di essa è definita come la profondità a cui non è più visibile il disco dalla superficie.
Ne esistono di diversi tipi, ma il funzionamento è sempre lo stesso: di colore bianco (o a quadranti bianchi e neri), il disco viene collegato ad una corda metrata ed immerso nell'acqua; la trasparenza di essa è definita come la profondità a cui non è più visibile il disco dalla superficie.
I protagonisti: M. Faraday
Michael Faraday (1791- 1867) nel 1831 cominciò i suoi numerosi esperimenti sull'elettromagnetismo, grazie ai quali scoprì il fenomeno dell'induzione magnetica: se una carica elettrica in movimento può generare un campo magnetico, allora anche la variazione di un campo magnetico può generare corrente elettrica in un circuito.
Strumento fondamentale per l'elaborazione di tali risultati fu il motore omopolare, noto anche con il nome di Disco di Faraday.
Nel video si può osservare il fenomeno scoperto dal fisico britannico, ottenuto ruotando il disco attorno al proprio asse.
Strumento fondamentale per l'elaborazione di tali risultati fu il motore omopolare, noto anche con il nome di Disco di Faraday.
Nel video si può osservare il fenomeno scoperto dal fisico britannico, ottenuto ruotando il disco attorno al proprio asse.
Il disco di Eulero
I protagonisti: I.Newton
Isaac Newton (1642-1727) nel 1718 pubblica il trattato "Opticks, a treatise of the reflections, refractions, inflections and colours of light". In esso egli espone i suoi studi sulla luce e sui colori: la luce non è omogenea, ma composta da molteplici raggi aventi ognuno una diversa rifrattività. I numerosi esperimenti effettuati sulla scomposizione della luce attraverso un prisma evidenziano come ciascun raggio sia caratterizzato da un colore ben preciso. L'occhio umano tuttavia, quando tali raggi sono uniti a formare il raggio luminoso, non riesce a percepire lo stesso colore che percepirebbe qualora fossero separati.
Il disco di Newton (a pag 168, fig.11, del trattato se ne può vedere un disegno) è uno strumento di facilissima realizzazione che permette di effettuare un'ulteriore dimostrazione di questa teoria: ponendolo in rotazione, si può osservare come componendo i colori primari (rosso, verde e blu) e le loro combinazioni si ottenga proprio il colore bianco (esperimento inverso a quello del prisma).
Il disco di Newton (a pag 168, fig.11, del trattato se ne può vedere un disegno) è uno strumento di facilissima realizzazione che permette di effettuare un'ulteriore dimostrazione di questa teoria: ponendolo in rotazione, si può osservare come componendo i colori primari (rosso, verde e blu) e le loro combinazioni si ottenga proprio il colore bianco (esperimento inverso a quello del prisma).
I protagonisti: L. B. Alberti
Leon Battista Alberti (1404-1472), intorno al 1467, descrisse nel De Cifris questo strumento, chiamato disco cifrante, che rappresenta il primo sistema di cifratura polialfabetica. L'uso è assai complesso, ma proprio per questo rappresenta una delle forme più sicure di cifratura.
mercoledì 11 maggio 2011
Il disco nelle vetrate medievali
Una delle vetrate della navata della cattedrale di Friburgo in Brisgovia |
Rosone della cattedrale di Chartres (particolare) |
lunedì 9 maggio 2011
Il disco negli articoli
Ecco un articolo comparso sull'inserto de "La Stampa", "Tuttoscienze", l'8 marzo 2000
Un simbolo di innovazione
È senza dubbio una delle maggiori innovazioni tecnologiche dell’ultimi decenni: il CD, sigla per Compact Disk, ha rivoluzionato il mondo della musica e dell’informatica grazie alla capacità di memorizzare una gran quantità di dati.
venerdì 6 maggio 2011
Il disco nei fumetti
In questa striscia del 1952 si può vedere uno strumento assai diffuso all’epoca: il grammofono, che, a partire dal 1870 fino agli anni ottanta del ‘900, permetteva di registrare suoni ma soprattutto di riprodurre i brani incisi sui dischi in vinile.
giovedì 5 maggio 2011
Il disco nei libri
P.Luigi Mariotti, Il Disco di Festos : L’Autore Libri Firenze, 2006.
Ecco un saggio pubblicato nel 2006 da Pier Luigi Mariotti circa il famoso reperto cretese che prende il nome dalla città in cui è stato rinvenuto. Nel saggio viene avanzata la tesi che esso possa rappresentare un calendario, il primo che si conosca dell’area egea.
mercoledì 4 maggio 2011
Il disco nel cinema
Film di fantascienza del 1996, diretto da Roland Emmerich.
Nella locandina di questo film si vede un enorme disco volante: veicolo aereo o spaziale appiattito e di forma circolare, è spesso associato all'idea di forme di vita extraterrestre.
Il disco nei francobolli
Questo francobollo, emesso il 24 novembre 1970 in Italia, celebra il completamento della rete telefonica telesettiva e sullo sfondo si può vedere un disco telefonico, che, nei telefoni più datati, permetteva di comporre il numero da chiamare.
Il disco nell'arte
La statua del Discobolo, realizzata nel 455 a .C. da Mirone e conservata al Museo Nazionale Romano, Roma (copia dell'originale in bronzo, oggi andato perduto), raffigura l’atleta nell'atto del lancio del disco. Questa è una disciplina dell'atletica leggera in cui l'atleta deve lanciare il più lontano possibile un oggetto di forma lenticolare, generalmente di legno con un'anima di metallo, detto appunto disco.
Ecco invece due prodotti dell'arte astratta:
Kupka Frantisek, Dischi di Newton (Studio per 'Fuga in due colori'), 1912,
Ecco invece due prodotti dell'arte astratta:
Filadelfia, Philadelphia Museum of Art.
Robert Delaunay, Primo disco simultaneo, 1912, Meriden (USA), Collezione privata.
martedì 3 maggio 2011
Il disco nella letteratura
lunedì 2 maggio 2011
Il Disco di Nebra
Questa è la più antica rappresentazione della volta celeste che si conosca. Il Disco di Nebra, così chiamato dal nome della cittadina tedesca vicino alla quale è stata ritrovata – è una lastra metallica con applicazioni in oro risalente all'Età del Bronzo e raffigura chiaramente alcuni fenomeni astronomici: il Sole, la Luna e le stelle, ed è ricco di simboli di impronta religiosa. Alcuni archeologi pensano che sia una specie di “calendario astronomico” portatile: le due linee curve alle estremità infatti indicherebbero il percorso che fa il sole alla latitudine corrispondente alla città di Nebra, tra l'estate e l'inverno. In alto a destra tra la Luna e il Sole, l'ammasso di sette "placchette" rappresenta secondo qualche esperto le Pleiadi.
Il disco è stato rinvenuto nell'estate del 1999 da alcuni saccheggiatori di tombe e costituisce senza dubbio uno delle maggiori ritrovamenti archeologici del XX secolo.
venerdì 22 aprile 2011
Abbecedario
Audio
Blue-ray
Dati
Hard-disk
Incisione
Lettore
Magnetico
Ottico
Policarbonato (materiale con cui sono realizzati i CD)
Quarantacinque (giri)
Rigido
Solare
Usura
Vinile
Zip (disco)
giovedì 21 aprile 2011
Parole affini
MUSICA SPORT MEMORIA(dati)
ROTAZIONE INCISIONE
martedì 12 aprile 2011
Dizionario
Sono riportate qui di seguito le traduzioni del vocabolo in alcune lingue straniere.
English: disk
Française: disque
Deutsch: Disc
Español: disco
中文 (Cinese) : 光盤 (guāngpán)
日本 (Giapponese): ディスク (disuku)
English: disk
Française: disque
Deutsch: Disc
Español: disco
中文 (Cinese) : 光盤 (guāngpán)
日本 (Giapponese): ディスク (disuku)
Definizione ed etimologia
"Corpo piatto di forma circolare" è la definizione standard che il dizionario italiano riporta per questo vocabolo.
Ve ne sono tuttavia molteplici, più specifiche, a seconda della disciplina trattata (anatomia, botanica, sport, ecc..).
La parola disco deriva dal latino discum e dal greco diskos, che deriva a sua volta dal verbo dikein, 'gettare'.
Ve ne sono tuttavia molteplici, più specifiche, a seconda della disciplina trattata (anatomia, botanica, sport, ecc..).
La parola disco deriva dal latino discum e dal greco diskos, che deriva a sua volta dal verbo dikein, 'gettare'.
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